REGGIO EMILIA – A ricevere il premio Sacharov per la libertà di pensiero, il massimo riconoscimento conferito dall’Unione Europea a chi difende i diritti umani, quest’anno è stato il popolo ucraino. Una sua delegazione ha partecipato alla cerimonia di premiazione che si è tenuta a Strasburgo il 14 dicembre: è intervenuto in video anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nella rosa dei finalisti c’erano anche il giornalista investigativo australiano, co-fondatore di Wikileaks Julian Assange la cui candidatura era stata sostenuta dalla europarlamentare reggiana Sabrina Pignedoli del Movimento 5 Stelle che ha invitato al Parlamento Europeo per la cerimonia la moglie di Assange, Stella Moris.
“E’ un onore che Julian sia tra i finalisti di questo premio – ha detto – Dall’11 aprile 2019 Julian è in regime di detenzione amministrativa, in un carcere del Regno Unito, in attesa di estradizione verso gli Stati Uniti. Non ha ancora subito alcun processo, ma sono quasi quattro anni che è in prigione. La sua colpa di è quella di aver portato alla luce la verità della barbarie della guerra in Siria e Afghanistan”.
Il premio Sacharov, istituito nel 1988, ha avuto tra i propri vincitori personalità del calibro di Nelson Mandela.
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