REGGIO EMILIA – La vittoria per 3-0 della Reggiana sul Monza ha reso la domenica amara alla stragrande maggioranza degli scommettitori: in fin dei conti, chi avrebbe mai scommesso sui granata al cospetto della milionaria squadra di Berlusconi?
Per fortuna, nello sport non vincono sempre e solo i soldi. Certo, alla lunga probabilmente fanno la differenza, ma sul breve Davide ha ancora la possibilità di stendere il gigante Golia. Il successo della Reggiana sul dorato Monza dell’ex premier Berlusconi è l’ennesimo esempio che nel libro dello sport c’è ancora spazio per scrivere la storia di piccole grandi imprese.
Se fossero solo i budget a fare la differenza, non ci sarebbe neanche bisogno di scendere in campo poiché i risultati sarebbero già scritti dai freddi numeri dei bilanci delle società, che purtroppo spesso sono anche poco credibili. Tra l’acquisto di cartellini e gli stipendi ai giocatori, i brianzoli sfiorano, se non sfondano, i 30 milioni di euro. I granata arrivano a malapena a un sesto. Ma il bello è che quando si scende in campo si gioca 11 contro 11 e il punteggio parte sempre da 0-0. E a fare la differenza sono le idee, la voglia, la capacità di afferrare saldamente le briglie del proprio destino.
La Reggiana forse non sarà una squadra tecnicamente eccelsa per la serie B – e per questo magari va incontro a bastonate come quella di Lecce – ma ha una forza che altre compagini più blasonate, che pensano di risolvere i problemi semplicemente aprendo ancora di più il portafoglio, non hanno. Sa di avere limiti e con questi ha imparato a convivere. E allora succede che la Reggiana possa battere 3-0 il super Monza. Non sarà sempre così, ma intanto ci sono tre punti in più in classifica.
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