CASALGRANDE (Reggio Emilia) – Erano ieri sera ospiti della festa dell’Unità di Villalunga l’onorevole del movimento cinque stelle Federico Cafiero De Raho e la parlamentare del Pd Debora Serracchiani. L’ex procuratore antimafia ha parlato anche del processo Aemilia.
Federico Cafiero De Raho è stato per 5 anni procuratore nazionale antimafia. Ora è parlamentare del movimento 5 stelle. Secondo lui il governo Meloni ha scelto di non contrastare le associazioni mafiose, favorendole anzi con alcuni provvedimenti. “Le mafie non sopportano alcune forma di controllo, e oggi nessuna forma di controllo il Governo vuole”.
Il caso del ministro del ministro Salvini che ha invitato don Ciotti ad espatriare dopo che il sacerdote ha detto che la costruzione del ponte sullo stretto, se non fatta con estrema vigilanza , avrebbe favorito le mafie, secondo De Raho è un fatto gravissimo: “Lo Stato, che è rappresentato dal Governo, non può non essere rispettoso di coloro che hanno dato tutta la vita al contrasto alle mafie”.
L’ex procuratore antimafia ha commentato poi recenti prese di posizione secondo le quali le indagini che hanno portato al processo Aemilia sarebbero andate a senso unico cercando soltanto politici di centrodestra: “Ha risposto l’allora procuratore della repubblica di Bologna che ha affermato che non c’è mai stata diversità nel procedere, si è sempre indagato a 360 gradi”.
Debora Serracchiani ha messo invece l’accento su alcuni temi su cui l’esecutivo avrebbe fatto cilecca: “Dall’aumento dei carburanti, all’eliminazione del reddito di cittadinanza, al no al salario minimo, alle regole di mancata lotta alla criminalità”.
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