NOVELLARA (Reggio Emilia) – Penultima tappa. Forse. La prossima, fissata per il 4 maggio, dovrebbe essere l’ultima udienza prima della decisione. In quella data infatti il pubblico ministero esporrà le osservazioni finali del caso Shabbar Abbas. Dopo un anno e mezzo di latitanza, il padre di Saman è stato arrestato, e da allora sono trascorsi cinque mesi di udienze. Una trafila allungatasi ulteriormente per permettere all’avvocato dell’uomo di osservare il periodo del Ramadan. In mattinata il legale ha chiesto di posticipare ancora il termine per il deposito delle memorie, eccependo anche l’assenza di trattati tra Italia e Pakistan che disciplinino l’estradizione, ma il magistrato ha detto che il termine era scaduto e che non ne avrebbe fissato un altro.
Intanto si avvicina anche un’altra data, che è quella del giorno in cui l’uomo potrebbe videocollegarsi con l’aula di Corte d’Assise di Reggio. Il giorno è il 12 maggio, alla ripresa del processo che vede alla sbarra cinque famigliari della ragazza, tra i quali la madre ancora latitante. A margine dell’udienza pakistana della mattinata sempre l’avvocato di Shabbar ha presentato l’atto di nomina come legale di fiducia di Simone Servillo, finora avvocato d’ufficio, atto che Servillo deve ancora visionare.
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