NOVELLARA (Reggio Emilia) – Che fine hanno fatto Shabbar Abbas e Nazia Shaheen? Dal Pakistan tutto tace. Sono trascorsi quasi due mesi da quando il Ministro della Giustizia Marta Cartabia ha firmato e trasmesso al Paese asiatico le due domande di estradizione per i genitori di Saman, indagati per l’omicidio della figlia. Da Islamabad, però, non è al momento arrivata alcuna risposta.
Perché? Lo abbiamo chiesto a Ahmad Ejaz, giornalista pakistano che vive a Roma, volto noto per essere spesso ospite in trasmissioni Rai: “In Pakistan spesso la polizia è corrotta, inoltra la famiglia di Shabbar è potente, pensate che solo nel suo villaggio possiede circa trenta case”.
Un ruolo importante lo starebbe giocando un parente della famiglia, dirigente di Polizia: “Uno zio materno è un poliziotto potente, qualcuno dice che ora sia stato sospeso, ma questo non vuole dire perché spesso con le conoscenze si risolvono molte cose”. dice ancora Ejaz.
Gli Abbas avrebbero poi l’appoggio della popolazione locale. “Possono nascondersi spostarsi da un villaggio all’altro per non farsi trovare”.
I media pakistani del caso hanno parlato e stanno parlando pochissimo: “Questo caso non ha mai trovato grande spazio sui media pakistani perché il cosiddetto delitto d’onore lì non è molto importante e non suscita clamore“, chiosa Ejaz.
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