REGGIO EMILIA – Va a concludersi l’esperienza dei medici con partita Iva, i cosiddetti “medici a gettone”, oggi 17 nel Reggiano e sui quali non erano mancate le polemiche legate ai costi per le casse della sanità. Una misura temporanea che sarà superata e i contratti andranno a naturale scadenza. La conferma arriva dalla direttrice generale dell’Ausl di Reggio, Cristina Marchesi, nella prima puntata della nuova stagione de “Il medico e il cittadino”.
Sul disavanzo del bilancio di previsione di oltre 107 milioni di euro Marchesi anticipa che la cifra sarà ridimensionata dai finanziamenti in arrivo. L’Ausl reggiana ha un bilancio complesso da 1 miliardo e 600 milioni e con voci di spesa che scontano l’effetto dell’inflazione e dei rincari. Nessuna chiusura, le strade intraprese per uscire dal tunnel economico nel quale il Covid ha giocato un ruolo chiave parlano di oculatezza nelle spese, appropriatezza delle prescrizioni su farmaci ed esami e una riorganizzazione profonda dell’emergenza urgenza che attraverso le Case della Comunità che assorbiranno i codici non gravi permetterà di utilizzare i medici specializzati nei pronto soccorso.
Nella trasmissione si è anche parlato dei protocolli per la sicurezza delle cure e del paziente. Una serie di norme e comportamenti che sono stati illustrati dai professionisti in studio: dal corretto rapporto tra paziente e medico, la gestione e conservazione dei farmaci sino alle buone prassi per evitare infezioni in ospedale. Ambiti al centro di appositi studi anche della regione per una materia in continuo aggiornamento.
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