REGGIO EMILIA – “In questa piazza passano quotidianamente 40mila persone. Purtroppo l’esercito arriva con molto ritardo, si sono incancreniti i problemi in questa zona”. Così Gianni Felici. L’arrivo dell’Esercito è un tassello importante nel piano di rilancio della zona stazione, ne sono convinti i rappresentanti del Comitato IV novembre che per primi hanno incalzato le amministrazioni sulla necessità di interventi decisi nel quartiere sul fronte della sicurezza. Controllo del territorio, ma anche attenzione al decoro, certezza delle pene per chi delinque e riqualificazione urbana.
Tante anche le reazioni della politica. In un post su Instagram, il sindaco Massari ha voluto augurare buon lavoro al contingente dell’Esercito, ma anche a forze dell’ordine, volontari di strada, operatori sociosanitari che ogni giorno sono impegnati in un lavoro indispensabile a tutela di tutte le persone “in un momento storico – si legge nel post – in cui disagio giovanile, gravi marginalità, tossicodipendenza e povertà crescente rappresentano vere e proprio emergenze”.
Giovanni Tarquini, capogruppo in Sala del Tricolore, della Lista Civica per Reggio definisce l’arrivo dell’Esercito “un punto di inizio verso l’attuazione di altre molteplici iniziative di contrasto alla situazione di degrado e di criminalità di strada che sta travolgendo sempre di più il contesto cittadino”.
Il segretario provinciale della Lega, Roberto Salati, rivendica invece di aver avanzato per primi la proposta di avere in città un contingente di militari per presidiare la stazione, mentre Claudio Guidetti, presidente regionale e segretario provinciale di Azione ricorda il ruolo svolto per far inserire questa proposta nel programma elettorale della coalizione di centrosinistra “perché – sottolinea – la sicurezza non è un tema di parte, ma un dovere dello Stato e delle Istituzioni”.
Reggio Emilia commenti sicurezza stazione esercitoL’Esercito in stazione: gli orari e le modalità di presidio. VIDEO