REGGIO EMILIA – Dall’emozione del ricordo per i sette fratelli Cervi e Quarto Camurri all’annuncio dell’ingresso della città di Genova nell’istituto “Alcide Cervi”. Una giornata intensa quella vissuta dalla città e dalla provincia per l’82° anniversario della fucilazione della famiglia simbolo della Resistenza.
Dopo le commemorazioni di ieri a Campegine e Guastalla, questa mattina è stato il comune capoluogo al centro delle celebrazioni: alle 10 la commemorazione ufficiale in Sala del Tricolore, moderata dalla collega Susanna Ferrari; alle 11.30 l’omaggio alla lapide e al luogo della fucilazione al poligono di tiro. In prima fila anche Adelmo Cervi, figlio di Aldo, uno dei sette fratelli uccisi dai fascisti il 28 dicembre 1943. Presente anche un bus navetta che ha permesso ai cittadini di partecipare ad entrambe le manifestazioni in città.
Ospite della seconda giornata delle commemorazioni la sindaca di Genova, Silvia Salis, che ha annunciato l’ingresso della città ligure tra i soci dell’Istituto Alcide Cervi. “Ci sono storie che non chiedono solo di essere ricordate. Chiedono di essere raccontate – le sue parole – Il massacro dei fratelli Cervi non è una tragedia privata, è una domanda pubblica. Una di quelle domande che attraversano il tempo e tornano, puntuali, ogni volta che una società deve decidere da che parte stare”.
Nel pomeriggio il cuore delle cerimonie è stato Casa Cervi a Campegine: alle 15 la donazione al museo dell’opera “Casa Cervi”, realizzata dall’artista naif Udo Toniato. Poi, lo spettacolo “Una bella Resistenza” di Daniele Aristarco e la proiezione del film “Genoeffa Cocconi: i miei figli, i Fratelli Cervi”.
Reggio Emilia comune reggio emilia eccidio fratelli Cervi Quarto Camurri Silvia Salis













