REGGIO EMILIA – “Convive senza essere sposata, non può essere la madrina di sua figlia”. Questa la scelta del parroco di Pieve Modolena, comunicata alla mamma di una 12enne che il 22 novembre prenderà il sacramento della Cresima. Il sacerdote, don Daniele Casini, ha applicato i requisiti che la Chiesa prevede per il ruolo di padrini o madrine, ovvero che questi siano single, oppure fidanzati non conviventi, oppure sposati in chiesa, anche se c’è da dire che la scelta finale è comunque del parroco.
La mamma della 12enne però sostiene che dietro la motivazione ufficiale c’è il fatto che l’amica di famiglia scelta come madrina è gay e convive con una donna. “Avevamo proposto che a firmare ufficialmente fosse qualcun altro, ma che in chiesa fosse presente questa persona perché mia figlia le vuole molto bene, ma non c’è stato niente da fare”, dice la madre della ragazzina, che aggiunge: “Tra l’altro per una persona omosessuale è impossibile sposarsi in chiesa”. Anche Arcigay ha preso posizione. Il presidente della sezione di Reggio Alberto Nicolini ha scritto su Facebook: “Il fondamento dell’ipocrisia in cui navighiamo ogni giorno è questo: impariamo presto che dobbiamo nasconderci per partecipare alla vita delle comunità”.
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