
REGGIO EMILIA – Non tutti sanno che il principio fisico che consente il volo degli aerei a reazione, la regolamentazione dei canali di irrigazione nelle campagne, lo studio delle malattie del sistema circolatorio, l’aderenza in pista delle auto di Formula 1 e tanto altro ancora, deriva da un’equazione elaborata alla fine del Settecento dallo scienziato reggiano Giovanni Battista VenturReggi, che darà appunto il nome al “venturimetro”. Lo stesso Venturi è considerato il primo studioso moderno dell’opera “scientifica” e tecnica di Leonardo da Vinci, di cui ebbe modo di leggere e trascrivere i manoscritti originali, che Napoleone aveva fatto portare a Parigi da Milano alla fine del Settecento.

Per ricordare i 200 anni trascorsi dalla morte del fisico reggiano Giovanni Battista Venturi, è in programma, da settembre 2022 a gennaio 2023, un ricco calendario di iniziative che comprende convegni, mostre, sedute di studio e conferenze dedicate al famoso fisico in diversi luoghi della città. Il ciclo di incontri dedicati a Venturi prenderà il via la mattina del 24 settembre con il convegno di studi L’eredità di Giovanni Battista Venturi a duecento anni dalla morte, in programma a partire dalle ore 9.15 presso l’Aula Magna di Unimore (via Allegri 9, Reggio Emilia), a ingresso gratuito e senza prenotazione.
Farà parte del calendario delle iniziative dedicate al fisico reggiano anche il concorso Giovanni Battista Venturi letterato e scienziato, riservato agli alunni delle scuole secondarie di secondo grado – ultimo triennio – di Reggio Emilia e provincia. Le classi interessate a partecipare potranno trovare già negli interventi del convegno alcuni spunti per la preparazione dei loro elaborati, che dovranno essere presentati entro l’11 dicembre 2022. Tutti i dettagli del bando sono reperibili all’indirizzo http://ladante.re.it/.
La biografia
Giovanni Battista Venturi nacque a Bibbiano (Reggio Emilia) l’11 settembre 1746. Si formò nell’illuminato ambiente del Seminario-Collegio di Reggio Emilia, dove fu allievo di Corti e Spallanzani. Nel 1769 fu ordinato sacerdote e divenne professore di filosofia e matematica all’Università di Reggio Emilia e quindi, passato a Modena, anche di fisica generale e sperimentale. Aggiornato alle acquisizioni della rivoluzione scientifica, nell’attività didattica valorizza il metodo sperimentale rispetto alla vecchia scolastica. Venturi è anche un dotto letterato, discepolo di Tiraboschi, e le sue opere preparano il passaggio dall’antica erudizione ai moderni specialismi. Nelle Recherches expérimentales (Parigi 1797) studia il moto dei fluidi e pone le basi del già ricordato “venturimetro”, nelle Memorie e lettere di Galileo Galilei (Modena 1818-1821) e nella Storia di Scandiano (Modena 1822) fa un uso attento e oggi diremmo interdisciplinare delle fonti.
Ma la sua vita non fu spesa soltanto negli studi e nell’insegnamento perché, grazie alle competenze di ingegnere idraulico e alle qualità di abile oratore e diplomatico, ricevette incarichi prestigiosi, sia dal duca Ercole III d’Este, sia da Napoleone, svolgendo importanti missioni diplomatiche a Torino e in Svizzera. Venturi si spegne a Reggio Emilia il 10 settembre 1822, lasciando un archivio personale e un’ingente collezione di libri e stampe, che solo in parte, nel maggio del 1921, passeranno alle raccolte dell’allora Biblioteca Municipale di Reggio Emilia, oggi Biblioteca Panizzi.
Le iniziative sono promosse da Comune di Reggio Emilia, Biblioteca Panizzi, Musei Civici di Reggio Emilia, Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria, Gruppo amici veivoli storici, Archivio di Stato Reggio Emilia, Comune di Scandiano, Centro studi “L. Spallanzani”, Comune di Bibbiano, Biblioteca comunale “Milena Fiocchi” di Bibbiano, Deputazione di storia patria per le antiche province modenesi, L’Ottagono galleria d’arte contemporanea, Società Dante Alighieri – Comitato di Reggio Emilia-Guastalla e dal Club per l’Unesco di Reggio Emilia.
Reggio Emilia convegno scienziato 200 anni studi Giovanni Battista Venturi









