ROMA – La solennità del rito che, seppur semplificato, si ripete da secoli ha toccato le corde dei presenti: religiosi e suore, Capi di Stato e di Governo, diplomatici, famiglie di adulti e bambini, migranti e senza tetto. Ci sono tutti per dire addio a Papa Francesco in una piazza San Pietro che si è colorata del porpora dei cardinali e del nero degli abiti dei grandi della Terra. Ma il suono è quello degli applausi della folla, la gente comune, quella che il Pontefice amava e che ha nuovamente incontrato nel suo ultimo viaggio verso la Chiesa di Santa Maria Maggiore, dove ha chiesto di essere sepolto.
C’è chi da Reggio ha raggiunto la Città del Vaticano organizzandosi all’ultimo in questi giorni, c’è chi il viaggio lo aveva programmato da tempo: 1.400 ragazzi delle parrocchie reggiane sono partiti per Roma per partecipare al Giubileo degli adolescenti e si sono ritrovati per le strade della città, tra le due ali di folla che hanno abbracciato il pontefice. Tra loro i 60 ragazzi dell’Unità Pastorale della Madonna Pellegrina di Campagnola e Fabbrico: accompagnati da Don Francesco Avanzi. hanno atteso il feretro a pochi passi dal Colosseo e hanno assistito al suo passaggio, per loro un’esperienza intensa, di quelle che lasciano il segno.
“Papa Francesco è sempre stata una figura di esempio per noi giovani, perché ci spronava sempre ad andare avanti e non mollare mai – raccontano i giovani reggiani poco dopo l’ultimo saluto a Papa Francesco – Negli ultimi mesi, nonostante la malattia ci ha mostrato cosa significhi non arrendersi ed è per questo che lo ammiriamo tanto”
Leggi e guarda anche
papa francesco Giubileo degli adolescenti 1400 giovani reggiani Le loro emozioni Funerali BergoglioAi funerali di Papa Francesco anche 1400 giovani reggiani con 300 educatori. VIDEO