CORREGGIO (Reggio Emilia) – Una lite tra fratelli anziani, originata forse da una questione di divisione dei terreni. Un diverbio violentissimo, con il maggiore, Mario, che colpisce l’altro, Leo, probabilmente con un rastrello. Le ferite che riporta l’uomo alla testa sono molto serie: operato, è tuttora ricoverato in condizioni gravi. Il fratello è stato denunciato dai carabinieri per lesioni aggravate. La cosa accade nei campi della casa di via Lemizzone 39/A, a Correggio.
Mario e Leo vivono a San Martino in Rio, di cognome fanno Silingardi. Otto anni fa, il 9 luglio 2012, nella stessa casa di via Lemizzone fu trovato il corpo senza vita del terzo fratello, Aldo detto Abbo, che all’epoca aveva 78 anni. Aldo abitava lì da solo e da allora, dopo essere rimasta alcuni anni sotto sequestro, la casa è vuota. Però sono rimasti i campi di famiglia da coltivare.
Un delitto mai risolto, l’omicidio di Aldo Silingardi. Il suo corpo venne rinvenuto da un fratello alle 19 circa. L’autopsia dirà poi che la morte risaliva a un paio d’ore prima. Nessuno mai è stato indagato per quell’assassinio, ma il fascicolo d’inchiesta, coordinato dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani, è tutt’ora aperto. Gli investigatori dapprima ipotizzarono una rapina finita male, perchè da casa mancava il portafogli di Aldo, ma poi virarono su un filone diverso, arrivando a pensare che la vittima conoscesse il suo assassino.
L’episodio di questi giorni può aprire nuovi scenari rispetto agli eventi di otto anni fa? Gli inquirenti si limitano a far sapere che ‘ci sono indagini in corso’. All’epoca la polizia per giorni e giorni ascoltò i parenti e i vicini di casa.
Quel pomeriggio del 2012 non è escluso che lo stesso Aldo abbia fatto entrare il suo omicida, che era disarmato visto che per compiere il delitto usò quello che trovò, colpendo il 78enne alla testa con una sedia e con la gamba di un tavolo.
La fotogallery della notte del delitto, nel 2012










