REGGIO EMILIA – L’ematologia di Reggio Emilia ha festeggiato i 25 anni con un annuncio importante. Si tratta dell’abilitazione, per il reparto oggi nella sede del Core, alla somministrazione delle cellule Car-T, una strada terapeutica estremamente innovativa. L’autorizzazione è arrivata dalla Regione Emilia Romagna ed è stata annunciata nell’ambito del convegno “Le radici e il futuro: 25 anni di ematologia a Reggio Emilia”, che ha celebrato la storia di un reparto che oggi è divenuto un’eccellenza di livello nazionale.
“Vogliamo continuare a investire sulla sanità pubblica regionale, sulla nostra Rete Oncologica ed Emato-Oncologica, su percorsi di cura e assistenza all’avanguardia come quelli garantiti dall’Ematologia reggiana”, ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini, presente al convegno, ringraziando il personale medico e sanitario, le associazioni di volontariato come la Fondazione Grade Onlus.
Le Car-T sono una terapia genica innovativa che permette di offrire una possibilità di cura a pazienti con linfomi non Hodgkin o con leucemie linfoblastiche che sono andati incontro a ricadute o non hanno ottenuto risultati apprezzabili dopo una o più terapie convenzionali.
“In 25 anni tantissime cose sono cambiate nell’ambito dell’ematologia – le parole di Francesco Merli, direttore dell’Ematologia e presidente della Fondazione Grade Onlus – Per le leucemie mieloidi ad esempio le aspettative di vita rispetto a quando abbiamo cominciato sono salite avvicinandosi a quelle delle persone sane, e spesso si sospende anche la terapia. Il linfoma diffuso a grandi cellule B ha visto l’introduzione di farmaci nuovi che hanno nettamente incrementato le possibilità di cure, l’ultimo ritrovato sono le terapie Car-T che hanno cambiato la prognosi per pazienti che non avevano possibilità di cura. Anche nel mieloma multiplo, rispetto ad un unico farmaco che avevamo a disposizione negli anni ’90, ora abbiamo avuto molti strumenti nuovi”.
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