REGGIO EMILIA – Dentro per 160 voti. E’ questa la differenza che separa Andrea Rossi da Valentina Cuppi, presidente del Pd, sindaca di Marzabotto (Bologna) e miglior “seconda”. Una differenza che permetterà al reggiano di sedersi nuovamente sugli scranni di Montecitorio, anche se Rossi attende ancora la comunicazione ufficiale da parte dell’Ufficio elettorale regionale.
Per un iniziale errore di conteggio del Viminale, nelle ultime ore le cose sono cambiate: all’Emilia-Romagna spetta un seggio in più, e questa è cosa certa. Non vuol dire un cambio di proporzione tra deputati e partiti, vuol dire che era stata sbagliata la distribuzione all’interno del partito stesso. Un errore di cui a conti – giusti – fatti, beneficia il centrosinistra dell’Emilia-Romagna. Per capire chi occuperà quel seggio, si è poi proceduto vedendo chi aveva ottenuto il “miglior resto” nelle ripartizioni: quel qualcuno è Andrea Rossi, ex sindaco di Casalgrande, deputato uscente, nome forte del Partito Democratico reggiano la cui esclusione aveva colpito. Un’altalena di emozioni per lui che, come detto, attende la comunicazione prima di rendere dichiarazioni definitive e che nelle prime ore dopo il voto si era congratulato con gli eletti reggiani, tra Pd e Fratelli d’Italia, Graziano Delrio, Ilenia Malavasi e Gianluca Vinci, parlando della sua esperienza come conclusa. Così non sarà.
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