REGGIO EMILIA – Domani a Reggio il gruppo Sentinelle in piedi organizza una manifestazione silenziosa contro la proposta di legge che contrasta l’omofobia. A favore del provvedimento un gruppo di amministratori e attivisti reggiani firmatari di un appello.
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Definiscono “liberticida” la proposta di legge contro l’omotrasfobia che contrasta le discriminazioni fondate sul genere o sull’orientamento sessuale, attualmente in discussione in Parlamento. Il gruppo Sentinelle in piedi scende in piazza domani a Reggio Emilia e in altre città italiane, con una manifestazione silenziosa chiamata ‘Restiamo liberi’. I promotori dell’iniziativa puntano il dito contro il provvedimento che, dicono “introduce un nuovo reato, quello contro la omotransfobia che non viene definito dal legislatore lasciando spazio a derive liberticide”. “Impedirà- scrivono in una nota- a un sacerdote di insegnare la visione cristiana del matrimonio; non permetterà a chi gestisce una palestra di vietare a un uomo che si sente donna l’ingresso nello spogliatoio femminile; non consentirà di dirsi contrari alla legge sulle unioni civili”. Saranno in piazza a due metri di distanza l’uno dall’altro, chi leggendo un libro e chi con un bavaglio alla bocca.
Di tutt’altra idea i firmatari dell’appello “Femminismo è inclusione” sottoscritto da diversi amministratori locali, politici e attivisti reggiani favorevoli alla proposta a prima firma del deputato del Partito Democratico Alessandro Zan. “L’approvazione è urgente e necessaria in Italia – scrivono – un Paese che in base al rapporto dell’Agenzia europea dei diritti fondamentali è tra quelli con il più alto indice di discriminazione e uno dei pochi senza una legge contro l’odio e la discriminazione provocati dallo stigma sessuale”. “Invitiamo tutti i cittadini, concludono- a essere uniti per una legge giusta e di civiltà”.
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