REGGIO EMILIA – Forte preoccupazione per l’impatto diretto e indiretto dei dazi sull’economia regionale. L’Emilia-Romagna, seconda solo alla Lombardia per valore, esporta negli Stati Uniti, primo mercato estero, beni per 10,5 miliardi di euro. Basta questo dato per cogliere il possibile impatto dei dazi sulle cooperative in particolare nel settore agroalimentare, ma non solo.

Daniele Montroni
All’assemblea di metà mandato di Legacoop Emilia Romagna, ospitata dal Cirfood District di Reggio Emilia, ha spiegato Daniele Montroni, presidente di Legacoop Emilia-Romagna: “La cooperazione ha un ruolo rilevante nell’agroalimentare e subirà contraccolpi diretti dall’imposizione voluta dal presidente Trump. Ma non dobbiamo dimenticare gli effetti indiretti: l’indebolimento dell’economia penalizzerà anche servizi quali pulizie, logistica o ristorazione, che in Emilia-Romagna hanno una forte vocazione cooperativa. La situazione è preoccupante: il rinvio di 90 giorni non fa venir meno la necessità di costruire una azione comune in ambito europeo per sostenere le nostre produzioni e aprire opportunità verso nuovi mercati. Chiediamo un intervento del governo, con lo stanziamento di risorse immediatamente esigibili dalle imprese. È necessario anche l’intervento della Regione Emilia-Romagna, serve accelerare sulla valorizzazione dell’Economia Sociale per tutelare la qualità e l’attrattività del territorio’.
L’imposizione dei dazi contribuirà a rafforzare lo scenario di incertezza economica globale, in un momento già complesso, come evidenziato dai dati Istat di stamattina sulla produzione industriale, in calo per il 26esimo mese consecutivo. Da qui la richiesta al Governo di una vera politica industriale e di sostegni immediati alle imprese
Secondo Simone Gamberini, presidente Legacoop nazionale, “i dazi imposti da Trump hanno fatto deflagrare un’emergenza che però c’era già da prima. Mancano in modo strutturale politiche industriali nazionali ed europee che possano supportare il recupero di competitività delle imprese”.
In un contesto particolarmente critico, però, Legacoop continua a puntare sulla competitività delle cooperative, delle filiere in cui operano e a supporto dei soci. Tra le misure innovative: la formazione superiore per lavoratori e familiari grazie alla convenzione siglata con l’Università Mercatorum; la qualificazione dei dirigenti cooperativi; il sostegno di Innovacoop ai percorsi di innovazione di 45 cooperative associate in particolare su nuove strumentazioni tecnologiche e digitale.
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