REGGIO EMILIA – “Leda e il cigno”, opera del pittore cinquecentesco Lelio Orsi di Novellara, ha finalmente fatto ritorno nel comune della bassa reggiana, al Museo Gonzaga, dopo un viaggio di 36 anni. Finito nel giro delle opere d’arte commercializzate illegalmente, è improvvisamente ricomparso ad un’asta del 2008 a New York dove fu battuto addirittura per più di un milione di euro
“La storia è tutta da ricostruire – spiega lo storico dell’arte Massimo Pirondini – Un quadro preziosissimo, l’unico dipinto su rame di Lelio Orsi, che compare improvvisamente sulla scena storico artistica nel 1971, comprato da Lucentini, prima non ne sapevamo nulla. morto Lucentini, fu esportato clandestinamente, prima in Gran Bretagna, poi a New York dove su esposto da Sotheby’s e poi battuto per un milione e 25mila euro”.
“Abbiamo una convenzione che lascia in deposito il quadro nel luogo in cui fu progettato e realizzato – commenta il sindaco Elena Carletti – Lo abbiamo rincorso per 16 anni. Terminato il procedimento giudiziario, restituito allo Stato, grazie a una stretta collaborazione con il Ministero e con la Regione torna a casa. Coincide con la riapertura del museo Gonzaga al pubblico. Sarà aperto tutti i fine settimana e sarà possibile ammirare anche tutta la collezione dei vasi della farmacia dei gesuiti, e un allestimento che si è fortemente rinnovato. Ci siamo impegnati in una riqualificazione del museo”.
L’opera resterà a Novellara per i prossimi 5 anni proprio grazie all’accordo stretto con il Ministero.
Reggio Emilia Novellara museo Gonzaga Leda e il cignoIl quadro di Orsi che Novellara attende di riavere da oltre 20 anni. VIDEO