REGGIO EMILIA – L’emergenza e il lockdown dovuti al Coronavirus hanno ridisegnato la mappa dell’economia reggiana: sono calate del 9,9% le esportazioni, è scesa dell’11,3% la produzione, con riflessi sull’occupazione. il 43% delle imprese è ricorso a cassa integrazione o ad ammortizzatori sociali, il 5% ha già ridotto l’organico. Dal consiglio generale della Cisl Emilia Centrale arriva l’analisi di questi dati e la richiesta di attenzione per il mondo del lavoro nel progettare gli investimenti e gli interventi e fare ripartire l’economia nella fase post covid. “Crediamo si debba fare tutti insieme – dice il segretario William Ballotta – discutendo insieme, scegliendo dove mettere gli investimenti che saranno importanti e partire dal territorio e dalle persone”.
Il sindacato chiede di velocizzare le aperture dei cantieri pubblici e privati, senza però perdere di vista le garanzie di legalità e di sicurezza per i lavoratori: “Abbiamo già tradotto con un protocollo sull’edilizia condiviso da tutti per partire proprio dal settore trainante per la ripresa delle attività”.
Presente ai Chiostri della Ghiara anche il segretario regionale Filippo Pieri: “Dobbiamo ripartire con forti investimenti pubblici e privati nelle infrastrutture fisiche e immateriali, anche investimento sulla conoscenza e sulla formazione che potrà garantire occupabilità ai nostri giovani”.
Un minuto di silenzio è stato osservato per ricordare le vittime da Coronavirus: “Il prezzo pagato è stato troppo alto e questa nuova vicinanza e solidarietà sono un modo per rivivere in modo positivo il dolore che tante morti ha procurato”, commenta don Alessandro Ravazzini, rettore del Seminario vescovile.
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