NOVELLARA (Reggio Emilia) – Al setaccio finora è stata messa soltanto una parte di una fitta quanto estesa rete di canali di irrigazione. Canali che sono stati svuotati grazie alla collaborazione dell’autorità di bonifica. L’ampio fossato che scorre accanto alla provinciale è stato l’ultimo sgombrato dai tecnici del Consorzio dell’Emilia Centrale, col livello ridotto a trenta centimetri d’acqua. In queste condizioni hanno operato gli specialisti del nucleo speleo alpino fluviale dei vigili del fuoco, chiamati a scandagliare un tratto lungo circa 300 metri, posizionato di fronte al casolare che ospita lo spaccio aziendale e la casa in cui abitava Saman con la mamma il papà e il fratello minore.
L’esito delle ricerche è stato ancora una volta negativo. I carabinieri in questi giorni possono contare sul pieno appoggio dei proprietari dell’attività agricola. Ivan Bartoli non ha voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni alla stampa. Si è limitato a ribadire la delusione provata dinanzi alla fuga dei propri collaboratori. Un’amarezza suscitata anche dalle “balle”, questo il termine utilizzato, raccontate dal capofamiglia Shabbar Abbas, che gli aveva ad esempio assicurato un suo ritorno tra i campi il 20 maggio, in tempo per predisporre la raccolta delle angurie. Intanto sul profilo Facebook del 44enne di origine pakistana non sono mancati gli insulti, lasciati da alcuni utenti sotto forma di commento, scritti in italiano ma anche in inglese.
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