VIANO (Reggio Emilia) – Si continua a sorvolare la zona dell’alto appennino tosco-emiliano alla ricerca dell’elicittero Augusta Koala che sembra scomparso nel nulla da ieri nel primo pomeriggio, quando di lui e dei sette passeggeri: il pilota, quattro manager turchi e due libanesi, non si hanno più notizie.
Le ricerche hanno adesso due punti di coordinamento, il primo nel centro sportivo di Pievepelago nel versante modenese al quale se ne è aggiunto un secondo a Castiglione di Garfagnana, in Toscana. I vigili del fuoco stanno utilizzando cani da ricerca e droni oltre a squadre di personale di terra. Si cerca in modo approfondito in una zona vasta, di montagna con angoli impervi. Un elicottero Drago della base di Bologna effettua sorvoli ad ampio raggio.
Emergono però alcune anomalie: intanto la mancata comunicazione del piano di volo da parte del pilota, descritto come un esperto e con esperienza, il 33enne Corrado Levorin ‘Già da ieri era emerso il fatto che era senza piano di volo-spiega Danilo Righi del Soccorso Alpino- la cella telefonica agganciata è quella in prossimità del Cimone e copre un’ampio territorio”
Altre anomalie il fatto che nessun mayday, il segnale utilizzato per indicare un’immediata necessità di aiuto. è pervenuto alle torri di controllo degli spazi aerei limitrofi inoltre se l’elicottero fosse precipitato avrebbe comunque lasciato tracce già visibili. “Non si sono segnali di “crash” inviati agli appositi canali di ricezione e l’anomalia è che anche un aereo che passa ad alta quota avrebbe modo di sentirlo e segnalarlo”
Il velivolo era partito ieri mattina da Lucca diretto nel Trevigiano per accompagnare compratori esteri in alcune aziende e alla Fiera della carta in Toscana. Era stato noleggiato dall’azienda E80 di Viano per il trasporto dei clienti. Nelle ore del decollo imperverseva un temporale ma sopratutto un fortissimo vento. Le ricerche sono condotte dal Soccorso Alpino, dagli elicotteri dell’ Aeronautica Militare, dal 118 la Guardia di Finanza e i Vigili del Fuoco.
Si apprende intanto che la Turchia segue da vicino l’evolversi delle ricerche. Il Ministero degli esteri , l’Ambasciata di Ankara a Roma e il Consolato turco di Milano vengono costantemente aggiornati sulle operazioni.
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