REGGIO EMILIA – Appello forte promosso dalle Province italiane per ottenere una riforma strutturale che risolva la crisi finanziaria di questi enti locali. Nella sede del Comitato Direttivo dell’Unione delle Province d’Italia (UPI), i Presidenti delle Province hanno chiesto con urgenza al Governo un incontro con il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in vista della Legge di Bilancio 2026.
A guidare questo fronte è Giorgio Zanni, Presidente della Provincia di Reggio Emilia e di UPI Emilia-Romagna, che ha sollevato con forza il problema del contributo forzoso allo Stato: solo nel 2025, Reggio Emilia versa 21,6 milioni di euro netti. “È arrivato il momento di uscire dalla logica dell’emergenza. Le Province devono poter contare su risorse stabili, su una autonomia fiscale vera e su un riconoscimento istituzionale del proprio ruolo,” ha dichiarato Zanni.
Le Province emiliano-romagnole, versano complessivamente quasi 115 milioni di euro allo Stato, una cifra che secondo i Presidenti rappresenta chiaramente il disequilibrio strutturale del comparto, stimato dal MEF in circa 1 miliardo di euro a livello nazionale.
Tra le proposte concrete, l’UPI ha rilanciato l’idea di un tributo sugli imbarchi nei porti e aeroporti, un nuovo strumento fiscale che permetterebbe alle Province di recuperare fondi da settori ad alta mobilità, favorendo così una maggiore equità territoriale.
La Provincia di Reggio Emilia è chiamata a gestire compiti vitali per il territorio: dalla manutenzione delle scuole superiori alle strade provinciali, dalla promozione della parità di genere alla valorizzazione delle aree interne. Tuttavia, l’attuale sistema di finanziamento ne limita l’efficacia operativa, mettendo a rischio servizi essenziali per la comunità locale.
Nel quadro di quanto sta accadendo giova ricordare che nel 2014, con la Legge Delrio, è stata avviata una profonda trasformazione delle Province. Questi enti non però sono stati aboliti, ma svuotati di molte funzioni e resi “di secondo livello”: i loro rappresentanti non vengono più eletti direttamente dai cittadini, ma dai sindaci e consiglieri comunali del territorio.
L’obiettivo era ridurre i costi della politica, limitando competenze e risorse. Nel corso degli anni, questa riforma ha evidenziato diversi limiti, le Province continuano a svolgere compiti essenziali — come la gestione di scuole, strade, e servizi territoriali — ma con strumenti finanziari e organizzativi inadeguati.
Provincia di Reggio Emilia Giorgio Zanni Upi