REGGIO EMILIA – Parliamo di meteo ora. Anche i prossimi giorni saranno caratterizzati dall’alta pressione. Niente pioggia e niente neve, dunque. E temperature in generale aumento. Uno scenario che impensierisce dal punto di vista delle risorse idriche.
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“Si parla di aumenti di temperatura piuttosto rilevanti, il che potrebbe portare allo scioglimento della neve in montagna. Abbiamo un quantitativo di neve, fortunatamente, che è maggiore rispetto a quello di un anno fa, però se dovesse sciogliersi ora il suo effetto verrebbe meno”. Così Domenico Turazza, direttore generale del Consorzio di Bonifica dell’Emilia.
Il fiume Po che registra livelli estivi come estive sono le sembianze dell’attuale ondata di alta pressione. A Boretto la portata del grande fiume è di 600 metri cubi al secondo, contro una media mensile di 1.073. “E’ l’ennesimo indicatore del fatto che stiamo vivendo un periodo di siccità”.
In mancanza di precipitazioni, un innalzamento della portata sarebbe un segnale negativo, legato a una rapida fusione della neve, sulle Alpi e in Appennino. Anche in presenza di un freddo che consenta di preservare gli accumuli siamo tuttavia in presenza di scorte insufficienti a far fronte alle esigenze della prossima stagione irrigua nei campi. La speranza di non ritrovarsi nelle stesse condizioni estreme dell’estate 2022 è riposta nelle piogge primaverili. “Alcuni indicatori ci dicono che la situazione oggi è leggermente migliore, c’è un po’ più di neve, speriamo che il freddo in montagna la mantenga, il livello dei grandi laghi alpini poi è sì inferiore significativamente alla media, però sta aumentando e speriamo continui a farlo”.
Lontano dall’essere confortante è poi la situazione delle falde: “Gli agricoltori ci dicono che rispetto a 10, 15, vent’anni fa il livello è sceso parecchio e continua a scendere”.