REGGIO EMILIA – Terza edizione degli R-Day, le giornate dedicate alle Officine Reggiane e alla loro storia che dal 23 gennaio all’8 febbraio offriranno più di una opportunità a chi vorrà conoscere e toccare da vicino il patrimonio dell’archivio di cui prosegue l’opera di valorizzazione. Un archivio storico che presenta periodicamente nuove acquisizioni e che apre le porte al pubblico per consultazioni e ricerche. Un secolo di storia della nostra città
“Se penso a tutto il lavoro fatto, sull’archivio e sulle cartelle, penso che possa esserci un orgoglio collettivo – ha detto il sindaco Luca Vecchi presentando le iniziative – Il lavoro sulle Reggiane, fra il recupero dell’area e l’archivio, è la più importante opera di trasformazione che la città sta portando avanti. Fra Parco dell’Innovazione e l’archivio questo è il percorso più imponente, qualitativamente e quantitativamente, portato avanti. È un’operazione politicamente e culturalmente rilevante, e non avviene da tutte le parti. In più, non è un’esperienza solitaria, è un percorso che ha coinvolto migliaia di cittadini e contribuisce a creare un senso di comunità. Abbiamo fatto un investimento politico e culturale sulla memoria come base per costruire il futuro. La memoria è libertà, la lunga marcia dei diritti del ‘900 passa anche dalle Reggiane. Il lavoro non è concluso, l’archivio dovrà tornare nella sua sede naturale, le Reggiane, e credo sia un’operazione che si possa concludere a medio termine”.
Lavoro, tanto lavoro, sottolineato davanti alla stampa anche dalle parole del direttore delle biblioteche di Reggio Giordano Gasparini e dalla vicepresidente di Istoreco Tiziana Fontanesi. Importante anche il contributo della Fondazione I Teatri e del centro teatrale Mamimò. “Abbiamo dovuto aggiungere una replica allo spettacolo, domenica pomeriggio, perché eravamo già pieni – ha evidenziato il direttore Paolo Cantù – La Fondazione ha un luogo per eccellenza, il Valli, un luogo di racconto per le persone della città. I Teatri dovevano esserci in un percorso come questo”. “Lavorando allo spettacolo, fra migliaia e migliaia di cartella, abbiamo scoperto la differenza fra storia e memoria, la memoria soggettiva dei testimoni che hanno visto i loro cari vivere la storia – ha sottolineato invece Marco Maccieri (Mamimò) – Nel nostro lavoro di preparazione è emerso forte il senso di comunità delle Reggiane, è stata una componente importante di un percorso che ha segnato la storia d’Italia, i grandi cambiamenti del ‘900. E siamo contenti di raccontarlo tramite le storie delle Reggiane”.
Il programma dettagliato
Spettacolo teatrale
23, 24, 25, 26 gennaio, ore 20.30; 26 gennaio, ore 15.30 (nuova data)
Teatro Cavallerizza (viale Allegri)
Officine Reggiane. Il sogno di volare
La storia delle Reggiane ricostruita a partire dalle testimonianze dirette dei cittadini e dalla rilettura delle cartelle del personale
Di Marco Di Stefano. Regia di Angela Ruozzi. Con Fabio Banfo, Filippo Bedeschi, Cecilia Di Donato, Alice Giroldini, Marco Maccieri. Scenografie di Antonio Panzuto.
Una produzione di Compagnia Teatrale Mamimò, Fondazione I Teatri e Spazio Gerra
Per informazioni: biglietteria@iteatri.re.it
Il sogno di volare: le Officine Reggiane rivivono a teatro. VIDEO
Sabato 25 gennaio, ore 12
Biblioteca di Istoreco, Chiostri San Domenico, (via Dante Alighieri, 11)
Come nasce uno spettacolo teatrale da documenti tratti da archivi aziendali
Incontro con la regista Angela Ruozzi, l’autore del testo Marco di Stefano e gli attori.
Tavola rotonda
Venerdì 24 gennaio, ore 16
Tecnopolo (piazzale Europa, 1)
Gli archivi industriali e del lavoro e la loro valorizzazione
Intervengono: Giorgio Bigatti, Docente di Storia dell’economia e direttore di ISEC-Istituto di Studi dell’Età Contemporanea; Massimo Preite, ERIH- European Route of Industrial Heritage; Massimo Storchi, Polo Archivistico di Reggio Emilia; Luca Torri, amministratore delegato STU-Società di Trasformazione Urbana “Reggiane”; Claudio Leombroni, responsabile del Servizio “Biblioteche archivi musei e beni culturali” di IBC-Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna. Conduce: Simonetta Gilioli, presidente di Istoreco. Per informazioni: Stefania Carretti, tel. 0522 456 786 – stefania.carretti@comune.re.it.
Visita all’Archivio storico Officine Reggiane
Sabato 25 gennaio, ore 11
Inaugurazione del nuovo allestimento dell’Archivio Reggiane nella sede del Polo archivistico e visita guidata con illustrazione delle recenti acquisizioni e dei materiali sia cartacei che video ora disponibili per la consultazione: Fondo fotografico “Renato Losi” e filmati aziendali (anni ’60/’80).
Apertura straordinaria
Venerdì 24 e sabato 25 gennaio – Deposito ferroviario MAFER-FER (via Talami)
Visita guidata a numero chiuso all’interno dei depositi ferroviari che conservano materiale proveniente dalla produzione Reggiane. A cura della SAFRE-Sodalizio Amici Ferrovie Reggio Emilia.
Durata: circa 30 minuti
Inizio visita: 24 gennaio ore 14.15 e 15 e 25 gennaio ore 10 – 10.45 e 11.30
Mostra
28 gennaio – 8 febbraio 2020
Aula Magna Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (viale Allegri, 9)
Un tram chiamato desiderio
Mostra storica di disegni e tram prodotti dalle Reggiane dal 1909 al 1927
A cura di Adriano Riatti
Orari: lunedì-sabato 9.30 – 18.30
In collaborazione con SAFRE, club per l’UNESCO di Reggio Emilia, Istituto professionale industriale artigianato per il Made in Italy Adolfo Venturi di Modena. L’esposizione, composta da pannelli fotografici, un modello in legno e da un filmato, evidenzia come le produzioni delle Officine Reggiane fossero differenziate, di alta qualità e diffuse sul territorio nazionale sin dal 1906. Carrozze, motrici ed elettromotrici vengono infatti acquistate dalle principali città italiane, tra cui Bologna, Messina, Modena e Milano.