REGGIO EMILIA – L’aereo RE 2005 ‘Sagittario’ prodotto dalle Officine Meccaniche Reggiane negli anni 40 in versione digitale tridimensionale, così come il motore Reggiane CA24 RC60 o l’Euro 401 da installare su una bicicletta che Aurelio Lampredi progettò nel 1945 prima di trasferirsi alla Ferrari. Gioielli di ingegno e tecnologia che riaffiorano dalla passato e dal patrimonio delle Reggiane e che con un semplice click sono ora a disposizione di appassionati e semplici curiosi. Il sito a cui collegarsi è www.reggiane3D.it, nato dall’omonimo progetto avviato dal Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria di Unimore, presentato al Tecnopolo del Reggiane Parco Innovazione.
“Si può guardare come è fatto un motore dall’interno, togliere un pezzo e vedere cosa c’è dentro, sezionarlo e guardarlo da tutte le angolazioni – spiega Andrea Spaggiari, docente di Costruzione Macchine di Unimore e referente del progetto Reggiane 3D – Questi oggetti, che venivano prodotti esattamente qui dove stiamo facendo la presentazione, adesso sono solo un ricordo ma hanno prodotto buona parte del tessuto industriale locale e meritano di essere ricordati nel giusto modo”.
Il gruppo degli studenti del Dismi, coordinati dal professor Spaggiari, è partito dallo studio dei disegni originali per arrivare a realizzare un modello tridimensionale computerizzato. Un lavoro che consente a tutti una migliore comprensione del design e dell’ingegno dietro alle innovative soluzioni pensate in un’epoca nella quale il progettista aveva a disposizione solo carta, matita e regolo calcolatore. Un modo per tramandare l’eredità tecnica delle storiche Officine Meccaniche, riferimento per la storia industriale emiliana, che oggi trova continuità negli spazi ristrutturati del Reggiane Parco Innovazione.
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