MODENA – Sono le innovazioni tecnologiche a scandire le svolte scientifiche di quest’epoca storica: come ieri le prime foto inviate dal telescopio spaziale James Webb hanno rivoluzionato l’osservazione dello Spazio, così dieci anni fa il mega acceleratore di particelle del CERN ci permetteva finalmente di osservare il Bosone di Higgs. La particella di Dio o, se preferite, l’unità di misura del peso di tutte le cose dell’Universo. Oggi la tecnologia ci permette di verificare l’esistenza di cose immaginate sulla carta decenni fa. Ed è grande, negli scienziati, la meraviglia.
La scoperta fece grande clamore dieci anni fa, sul momento, tra il grande pubblico, poi se ne perse un po’ traccia. Ma a livello teorico e di ricerca il Bosone di Higgs è stato il grande protagonista dell’ultimo decennio.
E mentre gli occhi dei fisici subnucleari come Bizzeti sono puntati sul Bosone, quelli dei colleghi astronomi e astrofisici sono puntati al cielo assieme a quello del telescopio James Webb. Che nelle ultime 48 ore ha cambiato la Storia dell’osservazione del Cosmo mostrandoci cose che hanno lasciato senza fiato scienziati, appassionati e comuni cittadini.
Meraviglie della scienza: dal Bosone di Higgs alle foto dell’universo. VIDEO
13 luglio 2022Intervista al fisico nucleare Andrea Bizzetti, docente Unimore: “La tecnologia permette scoperte che fino a qualche decennio fa erano solo teorie”