REGGIO EMILIA – La Prefettura, in accordo con il sindaco Massari, chiede al Ministero dell’Interno che Reggio sia inserita nel progetto “Strade sicure”, che prevede l’invio di un piccolo nucleo di militari. Il Ministero, dopo alcuni mesi, decide di accogliere la richiesta. Chi ne viene informato? Il Prefetto, che ha avanzato la richiesta? Il sindaco della città, che l’ha perorata durante un incontro con il Ministro Piantedosi? No, ne viene informata Benedetta Fiorini. La Fiorini è sottosegretario al Ministero dell’Interno? E’ una collaboratrice del ministro? Una consulente? No, è un’ex parlamentare reggiana, eletta nel 2018 con Forza Italia e passata armi e bagagli nella Lega nel 2020, quando il Carroccio aveva il vento in poppa. Poi il vento cambiò direzione e alle elezioni successive la Fiorini non fu rieletta.
A quei cittadini che, a torto o a ragione, ripongono grandi aspettative nella presenza dell’Esercito a Reggio, giustamente non interessano questi dettagli. Ma l’episodio è significativo di un certo modo di intendere la cosa pubblica e le istituzioni come roba di partito.
Non va sottovalutato però un aspetto. Perso il seggio alla Camera alle elezioni politiche del 2022, la Fiorini è stata nominata dal Governo nel consiglio di amministrazione di Enac, l’autorità che garantisce la sicurezza dei voli e degli aeroporti. Chissà che, dopo l’Esercito, a Reggio non arrivi anche l’aviazione.
Leggi e guarda anche
Il sindaco Massari: “L’esercito a Reggio era una nostra richiesta”. VIDEO
Reggio Emilia stazione Lega Benedetta Fiorini esercito strade sicure Enac aviazione“Fuga in avanti” della Lega sull’esercito in stazione a Reggio. VIDEO