REGGIO EMILIA – Sono sul piede di guerra le educatrici dei nidi d’infanzia laureate a Unimore e con in mano un titolo non valido. Sabato mattina manifesteranno in viale Timavo davanti alla sede dell’ateneo. Una mobilitazione che è stata illustrata oggi dal sindacato Adl Cobas. “I nostri contratti sono in scadenza – hanno spiegato le lavoratrici presenti – il rinnovo è in bilico”.
Marta Laezza è una delle educatrici piombate in un limbo assieme a circa 400 laureati a Scienze dell’Educazione di Unimore, che a metà giugno hanno scoperto di essere in possesso di un titolo non abilitante per la professione che già da alcuni anni stanno svolgendo. “Tutt’ora faccio fatica a crederci, dopo tre anni di studi, esami e tesi non riesco a credere di dover riaffrontare quel tipo di stress”.
La soluzione indicata dall’ateneo consiste in un percorso di studi integrativo, con esami e tesi di laurea e con tassa di iscrizione da 550 euro.
Marta, Irene, Chiara, Cinzia si sono riunite nel Comitato Difesa Professionale Educatrici Educatori, promosso dall’Adl Cobas, sindacato che è d’accordo con la soluzione di una sanatoria nazionale da chiedere al governo, affiancata nel frattempo da misure tampone.
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