REGGIO EMILIA – Sono tre le cooperative che si sono aggiudicate i quattro lotti dell’appalto per l’affidamento del servizio di assistenza medica specialistica nei pronto soccorso della nostra provincia. Un affidamento che durerà sei mesi, con la possibilità di proroga per altri sei.
L’Ausl reggiana ha fatto ricorso alla “consegna in via d’urgenza”, ribadendo anche nel bando pubblico che la situazione drammatica di carenza d’organico in questo settore è oggi stimabile al 35%. Le cooperative che si sono aggiudicate la gara sono realtà già attive in altre zone d’Italia. Al pronto soccorso del Santa Maria Nuova lavoreranno i professionisti della “Medical Service Assistance” Srl di Roma, che ha presentato un’offerta economica di 500.618 euro per sei mesi. Nata nel 2002 per l’assistenza medica a domicilio, oggi offre servizi alle aziende pubbliche e private del sistema sanitario nazionale. I medici della cooperativa copriranno i turni scoperti e si integreranno con il personale dell’Ausl. Così anche negli altri pronto soccorso della provincia
Il lotto relativo alla gestione di quello del Sant’Anna a Castelnovo Monti se l’è aggiudicato la “Global Care, cooperativa sociale onlus” di Vercelli, con un’offerta economica di 257.722 euro. Una sola realtà invece, la “Cmp Global Medical division”, società cooperativa tra professionisti di Granarolo (Bo), gestirà il servizio di pronto soccorso al “Magati” di Scandiano e al “San Sebastiano” di Correggio. La cooperativa bolognese ha presentato un’offerta economica identica per i due lotti, di 319.140 euro ciascuno.
Cmp Global Medical Division – si legge sul sito internet – nasce dall’esperienza di diverse società, fondate dal medico peruviano Cristian Manuel Perez. La procedura in questo caso ha subìto un ritardo per un ricorso al Tar da parte di un’altra realtà che aveva partecipato al bando ma era stata esclusa, la “Altavista coooperativa sociale” di Sassuolo. La sua offerta è risultata “anomala” e dopo un primo pronunciamento del tribunale amministrativo di Parma, l’Ausl ha proceduto all’affidamento “in via d’urgenza” alla prima in graduatoria, la Cmp appunto. L’integrazione dei professionisti a “gettone” nella rete dell’emergenza reggiana è così iniziata e costerà per questi sei mesi quasi un milione e 400mila euro all’Ausl.
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