REGGIO EMILIA – Sono attese in queste ore le linee guida della Regione che le strutture dovranno seguire per consentire le visite dei parenti agli ospiti.
Niente baci e niente abbracci. Il distanziamento resta la regola principale anti contagio fissata anche per gli incontri tra gli anziani delle case di riposo e i loro famigliari. Dopo tre mesi di assoluto divieto, le visite torneranno consentite. Si attende solo l’imminente ordinanza del presidente della Regione Bonaccini. Il via libera potrebbe esserci già da lunedì.
Per i parenti, tuttavia, le porte degli edifici resteranno sbarrate. Si apriranno solo quelle dei cortili e delle aree verdi. Il ritrovo avverrà infatti negli spazi all’aperto. E servirà la prenotazione, in quanto per forza contingentato dovrà essere l’accesso. Anche per questo motivo gli appuntamenti avranno una durata prestabilita. Un carico di lavoro organizzativo in più per gli operatori delle strutture, che avranno il compito anche di misurare la temperatura ai visitatori.
Qualche esperienza ha già avuto luogo. A Novellara, ad esempio, ai famigliari è stato permesso di vedere e conversare coi propri cari mantenendosi al di là della rete di recinzione. Così ha previsto l’azienda speciale Millefiori. Mentre nelle residenze dell’azienda Reggio Città delle Persone, a partire dalla metà di maggio, alcuni anziani hanno potuto vedere i propri congiunti attraverso una vetrata o una finestra. Piccoli passi avanti verso un ritorno a una socialità non mediata da telefonini o tablet. Meno imbrigliata sarà la modalità dal vivo pronta a partire, con tutto di guadagnato per il benessere degli ospiti.
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