REGGIO EMILIA – Sarà presentato sabato 13 maggio alle 10.30 al Padiglione Buccola dell’Università in via Amendola 2, la guida “Il parco del San Lazzaro a Reggio Emilia”. Curata da Roberta Grassi, con Odette D’Albo, Elisabetta Farioli e Nicola Tirelli Prampolini della Delegazione FAI di Reggio Emilia, è stata redatta dagli studenti della Classe V dell’Indirizzo di Architettura e Ambiente del Liceo Artistico Gaetano Chierici, con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti e il Comune di Reggio Emilia.
Il volume è frutto di un progetto incentrato sui temi della conservazione, rigenerazione e valorizzazione del patrimonio architettonico del parco San Lazzaro, che ha coinvolto gli studenti, seguiti da docenti ed esperti, nella catalogazione dei principali edifici dell’ex ospedale psichiatrico, straordinario campionario costruttivo, dal Neoclassico all’Eclettismo storicista, dal Liberty al Neo manierismo, dal Razionalismo all’Architettura contemporanea, includendo il paesaggio dell’ex colonia agricola e le ampie aree a verde.
Gli studenti, seguiti da docenti ed esperti, sono stati coinvolti nella catalogazione dei principali edifici del san Lazzaro, attraverso la schedatura di diciotto beni, individuati all’interno del parco, considerati tra i più significatici dal punto di vista della valenza architettonica. Raggruppate per epoche costruttive e stili di riferimento dei diversi padiglioni, le architetture sono identificate nella guida da una numerazione progressiva, che s’individua tramite una planimetria generale utile al lettore per orientarsi all’interno del parco. Una speciale sezione è dedicata al tema del paesaggio.
Le schede raccontano aspetti storici legati ai singoli edifici dell’ex manicomio, dall’utilizzo per le cure nel corso del tempo alla denominazione, generalmente dedicata a uno studioso di storia della psichiatria o a uno dei direttori dell’Ospedale, descrivono dettagli costruttivi e peculiarità artistiche delle architetture, riferiscono della rigenerazione destinata agli usi contemporanei. Le 132 pagine, a colori, organizzate in un format compositivo studiato dagli architetti Maddalena Fortelli e Matilde Bianchi con il grafico Nadia Bigi, sono arricchite di contributi fotografici, attuali e storici, disegni tecnici di progetto, quali piante, prospetti e sezioni, schizzi e disegni dal vero, realizzati dagli studenti.