REGGIO EMILIA – Promossa da Unimore la qualità dell’acqua che il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale utilizza per l’irrigazione dei terreni agricoli.
La rete di canali e impianti consortili preleva le acque a fini irrigui dalle tre derivazioni fluviali dal fiume Po, grazie all’impianto idrovoro di Boretto (da cui viene prelevata circa il 70% della risorsa complessiva), dal fiume Secchia a Castellarano (15 % circa) e dal Torrente Enza a Cerezzola (7% circa). Consorzio.
“Va premesso – afferma il direttore del Consorzio Domenico Turazza – che il Consorzio di Bonifica non ha alcuna competenza diretta sulla qualità delle acque che la rete consortile veicola per lo più a cielo aperto e pertanto, a differenza dei gestori delle reti acquedottistiche, non può direttamente rispondere della qualità stessa della risorsa idrica distribuita. Pur tuttavia gli amministratori del Consorzio hanno, da tempo, ritenuto opportuno affrontare la questione per migliorare il servizio rivolto alle imprese agricole così rilevanti per l’economia del nostro territorio”.
I dati come detto vengono considerati soddisfacenti: “L’esito risulta – dice Turazza – più che soddisfacente e l’analisi complessiva e dettagliata contenuta nel Report dell’Università si conclude con buone classificazioni e performances della risorsa idrica. Lo stato delle acque irrigue si è dimostrato in alcuni casi addirittura elevato, in altri buono e nei restanti comunque sufficiente”.
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