REGGIO EMILIA – “Dal punto di vista politica sono nomine avvenute in totale mancanza di trasparenza“. Giovanni Tarquini nel corso della seduta del Consiglio Comunale sul nuovo assetto di Acer ha annunciato anche un possibile ricorso ad Anac, l’autorità nazionale anticorruzione, con particolare riferimento alla posizione di Camilla Verona a cui è stata affidata la vicepresidenza. L’ex sindaca di Guastalla si troverebbe, infatti – secondo il leader di Reggio Civica – in una condizione di “inconferibilità” non soltanto per per il suo ruolo in Sabar SpA, ma anche per il fatto che i soci di Sabar SpA (gli 8 Comuni della Bassa Reggiana) sono allo stesso tempo soci di Acer Reggio Emilia. Tarquini ha poi espresso un giudizio positivo sulla gestione del precedente presidente di Acer Marco Corradi: “Lo dimostra il ruolo europeo che Corradi ha e spero continuerà ad avere sul tema delicatissimo del piano case”.
A scanso di equivoci, per ragioni di trasparenza, lei ha rapporti professionali con Acer? chiediamo a Tarquini. La risposta: “Io i rapporti professionali li tengo per me, non posso dire niente di più, sono realtà che conosco anche professionalmente, ma non posso andare oltre“.
Stando alla documentazione pubblica consultata da TG Reggio, l’avvocato Tarquini è consulente di Acer in virtù di due incarichi professionali assegnati nel settembre dell’anno scorso e tuttora in corso. Il primo incarico ha per oggetto l’assistenza legale nelle denunce di occupazione abusiva di alloggi, il secondo la consulenza a supporto dei professionisti incaricati nella difesa tributaria. Entrambi gli incarichi sono stati assegnati a Tarquini su base fiduciaria.
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