PARMA – È stata rinviata a venerdì prossimo, 23 maggio, l’udienza preliminare per Chiara Petrolini, accusata di omicidio premeditato e soppressione di cadavere dei due figli neonati, sepolti nel giardino della casa di famiglia a Vignale di Traversetolo, dove la 21enne è attualmente agli arresti domiciliari. La gup, Gabriella Orsi, ha accolto la costituzione di parte civile presentata dall’ex fidanzato, presente in aula, e dei suoi genitori. “Non si è parlato di perizie”, ha confidato al termine ai giornalisti l’avvocato reggiano Nicola Tria che difende Chiara Petrolini, in riferimento all’ipotesi che possa essere chiesta una perizia psichiatrica per la ragazza. L’avvocato però nel corso dell’udienza ha depositato agli atti una consulenza psichiatrica di parte in cui nelle conclusioni si afferma che la giovane all’epoca dei fatti “era in uno stato psichico di profonda alterazione tale da escludere completamente la sua capacità di intendere e di volere”. Tria ha anche chiarito che dovrà essere fissata una nuova udienza al Riesame di Bologna, dopo che la Cassazione, accogliendo il ricorso della difesa, ha respinto la richiesta della Procura di detenzione in carcere della sua assistita.
L’ex fidanzato di Chiara Petrolini, Samuel Granelli, padre dei due figli morti subito dopo essere stati partoriti dalla ragazza e sepolti nel giardino di casa a Traversetolo, si è costituito in udienza come parte civile per “essere parte nel procedimento e soprattutto e per comprendere cosa è successo, quale è stato il funzionamento mentale di questa persona che pensava di conoscere”. Lo spiega l’avvocata Monica Moschioni, che assiste il giovane.
Ancora adesso il ragazzo non riesce a capacitarsi di quello che è accaduto: la ragazza a distanza di poco più di un anno è rimasta per due volte incinta e ha partorito mantenendo nascosta a tutti, lui compreso, la gravidanza. Nell’aula a porte chiuse del tribunale di Parma, nella breve udienza, i due ex fidanzati erano entrambi presenti ma non si sarebbero parlati, né guardati in faccia. Ciascuno è rimasto seduto a fianco del proprio legale.