REGGIO EMILIA – La storia processuale, ma anche il rapporto personale, oltre che uno spaccato degli anni ’80 e delle televendite. Tutto questo nella serie partita su Netflix dedicata a Wanna Marchi. Protagonista anche il legale che sempre seguì lei e la figlia, il reggiano Liborio Cataliotti.
“Io so vendere tutto”. Inizia con questa frase la docuserie sulla regina delle televendite, in onda sulla nota piattaforma e divisa in quattro episodi. Al centro, l’ascesa e la caduta della donna capace di realizzare un impero miliardario in pochi anni assieme alla figlia Stefania Nobile. Abile come pochi a capire le potenzialità della televisione, di bucare lo schermo con un’aggressività che scuoteva e attirava telespettatori che poi venivano trasformati in clienti. Andò tutto liscio fino a quando Wanna ha venduto prodotti; quando, però, si è avventurata sui numeri del lotto è iniziato il declino, le denunce e il processo.
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