REGGIO EMILIA – Più soldi e più lavoro. E’ l’estrema sintesi dell’esito del 27° rapporto di AlmaLaurea, presentato a Brescia, riferito a Unimore che si conferma la miglior università dell’Emilia Romagna su occupabilità e retribuzioni.
Lo studio del consorzio formato da 81 atenei italiani tratteggia, a livello nazionale, un quadro con luci e ombre. Aumenta il tasso di occupazione a un anno dalla laurea e il numero di contratti a tempo indeterminato, seppur sotto al 40% per le lauree di primo livello e al 30% per quelle di secondo livello, ma soprattutto si arresta il calo della retribuzioni rilevato nell’ultimo biennio, con stipendi medi di 1492 euro a un anno dalla laurea triennale e di 1847 euro a cinque anni dalla magistrale. Sin qui i segnali positivi, sul fronte opposto lo scarto evidente a livello di retribuzioni con il resto d’Europa dove la media dello stipendio a 5 anni dal titolo è superiore del 61% e questo induce sempre più giovani laureati a lasciare l’Italia: il 4,1% degli occupati a un anno e il 4,6% a cinque. Si tratta soprattutto di uomini con lauree scientifiche, in primis in informatica e tecnologia: nell’era dell’intelligenza artificiale, quelle più ricercate. Da non sottovalutare anche il dato che evidenzia come un terzo degli occupati svolga un’attività per la quale bastava il diploma.
I dati riferiti agli oltre 10mila laureati di Unimore, coinvolti nell’indagine, evidenziano come sul fronte dell’occupabilità l’ateneo reggiano sia una garanzia. L’84,5% di chi ha conseguito la laurea triennale nel 2023 sta già lavorando, la media regionale è del 78,6%. Di questi, uno su tre ha un contratto a tempo indeterminato, con una retribuzione media mensile netta di 1.486 euro (+53 euro sull’anno scorso). Solo il 63,9% dei neodottori ritiene la laurea efficace per il lavoro svolto. Va ancora meglio per le laure magistrali: 90% di occupati a un anno contro l’82,7% della media regionale; 41,4% di contratti a tempo indeterminato e 1.624 euro di stipendio medio. Cala ulteriormente però il giudizio sull’efficacia della laurea: 61,7%. A cinque anni dalla magistrale, il tasso di occupazione arriva al 93,9%, ancora in aumento e prima in Emilia Romagna, con una retribuzione media di 2.042 contro i 1.871 euro di un anno fa. I contratti a tempo indeterminato salgono al 77,9%. Stabile il giudizio sull’utilità del titolo.
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