REGGIO EMILIA – Un’azienda su due presenta irregolarità in materia di lavoro e sicurezza. A dirlo l’esito della campagna di controlli, svolti in giugno, dai carabinieri del comando per la tutela del lavoro di Reggio, insieme ai colleghi del comando provinciale. La campagna mirata al contrasto dello sfruttamento e del caporalato in agricoltura, commercio ed edilizia ha fatto emergere illegalità in 9 delle 17 imprese controllate e in 4 casi sono stati disposti provvedimenti di sospensione dell’attività per violazioni amministrative e anche penali.
Nello specifico, durante i controlli sono stati identificati 97 lavoratori, di cui 21 extracomunitari. 5 quelli risultati essere ‘in nero’ senza alcun contratto, uno di loro era anche irregolare sul territorio italiano. In seguito alle violazioni accertate, i carabinieri hanno elevato sanzioni per complessivi 53mila euro e denunciato all’autorità giudiziaria 10 persone. Dovranno rispondere di violazioni delle norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare di impiego di lavoratori privi del permesso di soggiorno, di lesioni personali colpose, di sfruttamento e di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
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