REGGIO EMILIA – Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato dell’esperienza dell’azienda reggiana Tecomec, che ha deciso di inserire i proprio dipendenti disabili in uno dei laboratori dell’Ovile. Ma la cooperativa, nata 30 anni fa, dà lavoro ai dipendenti di molte altre aziende.
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“La cooperativa l’Ovile è nata 30 anni fa proprio per l’inserimento lavorativo di persone con fragilità, per far trovare loro un posto più consono”, spiega il presidente Valerio Maramotti.
Fondata nel 1993 da don Daniele Simonazzi, la cooperativa l’Ovile oggi si occupa di accoglienza, di inclusione e dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Grazie alla legge regionale del 2005, che permette alle aziende di inserire le persone disabili tramite le cooperative sociali, l’Ovile ha attualmente 48 convenzioni attive in tutta la provincia, per un totale di 105 posti di lavoro.
“La Tecomec è stata una delle prime ma ne abbiamo anche molte altre – per un totale di 2 milioni e 200 mila euro, che rappresenta il 15% circa del nostro fatturato”, continua Maramotti.
Lavorazioni industriali, pulizie, servizi ambientali, commercio al dettaglio, manutenzione del verde sono i settori principali. L’Ovile ha inoltre tre laboratori, due a Mancasale e uno a Rubiera. Accanto alle persone disabili personale specializzato che le segue passo a passo, ed è proprio questo il valore aggiunto. “Si prendono cura e stabiliscono delle relazioni, rispondono ai loro bisogni”.










