RUBIERA (Reggio Emilia) – I lavori iniziati alle Casse di espansione del Secchia servono a ridurre il rischio idraulico. I tagli di alberature sono necessari, ma saranno compensati da nuove piantumazioni. Il dirigente Aipo del distretto dell’Emilia Orientale replica alle polemiche nate per l’eliminazione di zone boscate.
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“Sono stati analizzati anche gli aspetti ambientali e a testimonianza di questo sono state inserite delle compensazioni”. Così il dirigente di Aipo Emilia Orientale Massimo Valente.
La Cassa di espansione del fiume Secchia è un’opera idraulica che ha bisogno di cure. Gli argini saranno alzati per aumentarne la capacità, per farlo saranno utilizzati i sedimenti di terreni alluvionali in alveo. Per questo è necessario rimuovere arbusti e alberi, replica l’Aipo, Agenzia interregionale per il bacino del Po, ai cittadini che contestano il taglio di piante iniziato in questi giorni.
“Amplieremo le aree boscate, inserendo delle essenze locali, autoctone, per aumentare ed estendere le aree di interesse naturalistico a monte e a valle dell’attuale cassa di espansione”. La Cassa di espansione è riserva naturale regionale, ma non si può ignorare che serve in primo luogo a salvare i territori di Modena dalle alluvioni, e a questo fine sono dedicati i primi 27 milioni di investimenti stanziati col Pnrr.
“Gli argini devono essere alzati in quota e aumentati nella loro sagoma. Questo intervento in particolare è quello che è in corso in questo periodo. Serve per aumentare il volume all’interno della cassa di espansione e consentire di immagazzinare durante le piene un maggiore volume di acqua“, aggiunge Valente.
Lungo tutti i sei chilometri di arginature saranno costruiti diaframmi che scenderanno in verticale fino a 15 metri di profondità: muri sotterranei per difendere gli argini anche da filtrazioni d’acqua nel sottosuolo.
“La parte di alberatura al piede delle arginature deve essere tagliata”. Con un secondo lotto di lavori da 30 milioni si interverrà sullo sfioratore e sulla diga di sbarramento, che sarà fornita di paratoie in acciaio meccanizzate per regolare il flusso delle piene. Il terzo e ultimo intervento, da 8 milioni di euro, riguarderà l’ampliamento della Cassa in territorio di Rubiera. “Non dimentichiamo che queste opere servono per garantire la sicurezza dei cittadini a valle.
Gian Piero Del Monte
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