REGGIO EMILIA – La messa in sicurezza di fiumi e torrenti è un’opera meritoria, ma la modalità con cui si eseguono gli interventi non è più secondaria. Dopo il caso Secchia con la stessa Aipo che ha ammesso di aver tagliato troppi alberi e in zone non previste dal progetto approvato, adesso l’attenzione si concentra sulle opere da eseguire nel Crostolo e nel Rodano.
Già in maggio il Comune aveva richiesto chiarimenti all’Agenzia per il Po, ma senza ottenere risposta. A fine agosto era stata la dirigente del settore ambiente, Elena Melloni, a riproporre il quesito. Risposte attese a maggior ragione ora dopo quanto accaduto a Rubiera nelle casse di espansione del Secchia. E così oggi la consigliera regionale di Europa Verde Silvia Zamboni ha presentato un atto ispettivo in Regione per sapere lo stato dei lavori e se le prescrizioni previste siano state prese in considerazione da Aipo; Coalizione Civica, invece, ha presentato alla giunta comunale un’interrogazione per conoscere lo stato dell’arte. “Chiediamo di chiarire quale è la situazione attuale e quali sono i prossimi passaggi che l’ente ha intenzione di fare”, le parole di Fabrizio Aguzzoli.
Quasi contemporaneamente, dal Comune è partita un’altra comunicazione, questa volta diretta ad Aipo e in Regione. A firmarla il sindaco Massari che adesso vuole delle risposte chiare e soprattutto che siano informati i cittadini. “Abbiamo chiesto un incontro, sollecitando che questa condivisione avvenga eventualmente anche a una scala un po’ più ampia su base regionale”, ha spiegato l’assessore all’Ambiente Carlotta Bonvicini.
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