REGGIO EMILIA – Le campane della Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Duomo di Reggio, tornano a suonare. I lavori per il restauro e il miglioramento sismico della torre campanaria, iniziati lo scorso febbraio, sono costati 390mila euro e sono stati finanziati con fondi europei del Pnrr. In totale con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza la Diocesi di Reggio e Guastalla ha ricevuto fondi per 6 progetti e un importo complessivo di 4,6 milioni di euro.
“Sono state recuperate chiese quasi abbandonate, come la Chiesa di Santa Maria Assunta a Nigone, nel Ramisetano, poi c’è la Pieve di San Polo, che ha una cripta molto interessante e sarà presto riaperta e visitabile”, spiega Angelo Dallasta, direttore dell’ufficio beni culturali della Diocesi.
500 Mila euro il contributo sia per la chiesa di Nigone sia per la pieve di San Polo. 620 Mila invece per il consolidamento sismico del complesso parrocchiale di San Michele Arcangelo a Roncaglio, nel Comune di Canossa. “E’ un posto isolato ma molto bello sul nostro appennino – suggerisce Dallasta – A questi si aggiungono i lavori alla chiesa parrocchiale Santa Maria della Neve a Gualtieri, aveva bisogno di interventi importanti, questi sono solo consolidamenti, poi con i fondi Cei dell’8×1000 restaureremo il campanile.
L’intervento più consistente, da 2 milioni di euro, è quello partito in questi giorni: alla Pieve di San Valentino a Castellarano, dov’è custodito il corpo del beato Rolando Rivi: “Consolidamento della chiesa che soffre di problemi legati al terreno che frana“, spiega Dallasta.
Reggio Emilia Gualtieri canossa Duomo san valentino San Polo Santa Maria Assunta pieve diocesi di Reggio e Guastalla Roncaglio torre campanaria Angelo Dallasta Nigone Santa Maria della Neve











