REGGIO EMILIA – Le segreterie regionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UiltuCs Emilia-Romagna hanno annunciato l’adesione allo sciopero nazionale indetto per venerdì 6 giugno dal personale dipendente delle aziende Btv Spa e Bsi Srl, operanti nel settore della vigilanza privata.
In Emilia-Romagna, lo sciopero sarà accompagnato da un presidio regionale che si terrà a Reggio Emilia, presso la sede del Gruppo Battistolli a Mancasale, a partire dalle 10.
“L’iniziativa – spiega una nota dei sindacati – intende dare visibilità alle numerose criticità che coinvolgono le lavoratrici e i lavoratori impiegati nelle due aziende e denunciare il persistente atteggiamento di chiusura da parte aziendale. I motivi della protesta sono in primis la violazione del Ccnl in materia di orario di lavoro degli impiegati,
corretto inquadramento degli addetti alla contazione valori; corresponsione puntuale e integrale delle retribuzioni e delle mensilità aggiuntive (13ª e 14ª) per gli operatori della sicurezza; gravi carenze sul fronte della salute e sicurezza, con l’impiego di mezzi non idonei e il mancato rispetto della normativa di settore, particolarmente rigorosa per l’ambito della vigilanza privata”.
Conclude la nota: “La situazione è divenuta ormai insostenibile. In diverse sedi territoriali, i lavoratori hanno già manifestato il proprio disagio e la propria esasperazione. In Emilia Romagna e con la nuova sede di Mancasale, Btv sta riorganizzando i propri centri con trasferimento dei lavoratori e conseguente peggioramento delle condizioni sia economiche che di lavoro. Lo sciopero del 6 giugno rappresenta perciò una tappa cruciale della vertenza: non solo per denunciare pubblicamente quanto accade all’interno di queste aziende, ma anche per rilanciare con forza la richiesta di un cambiamento radicale nelle relazioni sindacali, nel rispetto delle norme e nella gestione delle risorse umane”.
Lavoratrici e lavoratori Btv e Bsi in sciopero il 6 giugno, presidio a Reggio Emilia
5 giugno 2025
Si tratta di realtà operanti nella vigilanza privata. I sindacati denunciano diverse violazioni al contratto nazionale