REGGIO EMILIA – Sono circa 4000 i lavoratori dell’industria alimentare in provincia di Reggio Emilia. Gran parte delle aziende in cui lavorano non hanno ancora sottoscritto il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro. La firma, solo Unionfood, Ancit e Assobirra, è arrivata lo scorso 31 luglio dopo circa 10 mesi di trattativa, che non si è fermata neanche durante il lockdown. Non è arrivata la firma delle associazioni datoriali che fanno capo a Federalimentare. “Non c’è la richiesta del rinnovo. E’ già stato rinnovato – dice Ivano Gualerzi, segretario nazionale di Flai Cgil – Se qualcuno sta pensando che ci possa essere un altro contratto, si sta sbagliando”.
“La situazione si sta sbloccando – sottolinea Ennio Rovatti, segretario Uil di Modena e Reggio – Si spera che si arrivi a comprendere in questo accordo tutte le aziende e tutte le associazioni sindacali”.
“Faremo un altro sciopero di 8 ore il 9 novembre, intanto è confermato il blocco degli straordinari e della flessibilità”, annuncia Vittorio Davide, segretario Fai Cisl Emilia Centrale.
A Reggio ci sono grandi aziende che hanno sottoscritto il nuovo contratto nazionale ma anche gradi nomi che invece non l’hanno ancora fatto: il gruppo Cremonini, Grissin Bon e Pregel.
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