REGGIO EMILIA – Domani si terrà un presidio dalle 7.30 davanti al polo scolastico di via Makallé, poi alle 9 ci si sposterà in sit-in davanti alla prefettura di corso Garibaldi.
A incrociare le braccia domani il mondo della scuola. La Flc Cgil ha infatti proclamato uno sciopero nazionale per l’intera giornata di tutto il personale di scuola, università, ricerca e alta formazione artistica e musicale. Sono previste manifestazioni, presìdi e flash mob in 40 città italiane. A Roma, la manifestazione si terrà davanti al ministero dell’Istruzione e del merito a partire dalle 10. Aderiscono anche altre sigle sindacali: Fisi e Cub Sur, Cib Unicobas e Unicobas Scuola e Università. Non aderiscono invece Cisl e Uil.
La Cgil protesta in primis contri i tagli annunciati nella prossima legge di bilancio. “Una mobilitazione – spiega in una nota la Flc Cgil di Reggio – indetta per difendere la scuola della Costituzione, per rivendicare una nuova politica sociale, contrattuale ed economica, maggiori investimenti per la scuola statale e per tutti i settori della conoscenza che la legge di stabilità, al netto di proclami e propaganda, invece taglia e riduce”.
Carlo Piano, segretario provinciale Flc Cgil Reggio Emilia: “Le ragioni di questo sciopero sono salariali: il rinvio del contratto di lavoro, la precarietà, che nella scuola si aggira intorno al 25%, e contro l’autonomia differenziata, perché riteniamo che si rischi di polverizzare la scuola pubblica in competenze assunte dalle Regioni”. Le ragioni dello sciopero riguardano, infatti, il rinnovo del contratto nazionale: servono – dice il sindacato di via Roma – risorse adeguate a mantenere il potere d’acquisto delle retribuzioni rispetto all’inflazione; la salvaguardia della dimensione nazionale del contratto contro ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione e della ricerca. Ma anche un piano di assunzione e la stabilizzazione del precariato nei settori della conoscenza, contro l’abuso di contratti e rapporti di lavoro a termine. “E’ uno sciopero che sicuramente vuole tutelare i diritti dei lavoratori, ma è innanzitutto per la cittadinanza e per l’utenza della scuola, la Flc sciopera per una scuola migliore per tutti”, ha aggiunto Piano.
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