REGGIO EMILIA – Compare anche l’apicoltura nella lunga lista di attività produttive messe in ginocchio nelle zone alluvionate. Gravi problemi gli apicoltori li stanno vivendo però anche qui da noi, dovuti al clima impazzito di questa primavera e, in generale, di questo ultimo decennio.
Una primavera dal clima autunnale con campi impregnati d’acqua e fioriture compromesse. Le prolungate piogge di queste settimane stanno causando una strage di api. Il tutto accade nel momento in cui, solitamente, avvengono le prime raccolte di miele. Miele che invece viene lasciato interamente alle api, come fonte di sostentamento. In alcuni casi è necessaria un’alimentazione di soccorso.
Sara Guidetti è consulente per grandi aziende che hanno lanciato, in un ottica di sostenibilità, progetti che prevedono l’allestimento di alveari. Apicoltrice da più di 10 anni, le sue 110 arnie si trovano sulle colline di Viano, nella frazione di Regnano, e fanno parte delle attività dell’azienda agricola Fattoria di Sara.
Se la resilienza salverà le api, certamente a rischio di estinzione sono gli apicoltori: la nostra provincia ne conta circa 500.
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