REGGIO EMILIA – “Vorrei chiedere a chi ha preso questa decisione: a novembre si svolgerà l’appello. Magari a dicembre abbiamo la sentenza. Nel frattempo Portanova diventa leader della squadra. E poi cosa facciamo in caso di condanna? Diciamo che c’è il terzo grado?”.
Fa una riflessione sul piano delle scelte che competono ai dirigenti sportivi Antonella Gualandri. E lo fa da esperta del settore, anche se nell’ambito della palla ovale, visto il suo ruolo di rappresentante per l’Italia nel consiglio direttivo del World Rugby, ovvero del parlamento del rugby mondiale.
La voce di Gualandri si unisce a quelle contrarie all’arrivo di Manolo Portanovo, già salito a Toano per allenarsi, da aggregato, coi granata. In una nota priva di commenti, la Reggiana si è limitata a ufficializzare l’accordo per il trasferimento a titolo temporaneo dal Genoa del giocatore, da tempo fermo ai box, da quando il 6 dicembre scorso è stato condannato in primo grado a sei anni per violenza sessuale di gruppo (con rito abbreviato).
A prevalere, nelle decisioni della società, pare dunque sia stata la volontà di offrirgli la possibilità di tornare in campo. Per l’ufficialità della firma sul contratto occorre però attendere. “Dovrebbe avvenire nelle prossime settimane”, è stato specificato dalle poche righe diramate.
Quasi come se per l’atleta, sulla carta indiscutibilmente un pezzo da novanta, fosse cominciato un periodo di prova, non si sa se motivato dai mesi durante i quali non è stato convocato, oppure dal clamore suscitato dal suo ingaggio. A Bari una trattativa per sei mesi di prestito, all’inizio dell’anno, era sfumata in seguito al no dei tifosi. Che anche a Reggio stanno mostrando mal di pancia, forse ancora in gran parte sottotraccia, anche se si registrano già alcune richieste di rimborso per abbonamenti appena sottoscritti. E si registra anche la presa di posizione di Raffaella Curioni e Annalisa Rabitti, assessore rispettivamente alla Scuola e alla Cultura: “In questa città – si legge nel comunicato che porta la loro firma – la cultura, la sensibilità e la consapevolezza della nonviolenza, del contrasto alla violenza maschile sulle donne, della parità tra i generi e dei diritti umani e civili sono fortemente radicate”.
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