REGGIO EMILIA – A due settimane dall’inizio della campagna, sono state 50mila le vaccinazioni già effettuate negli ambulatori o spazi predisposti mentre sul portale dell’Ausl si sono registrate 8mila prenotazioni.
Ci si aspettava una partenza a tutta velocità per la campagna antinfluenzale e così è stato, tanto che il primo approvvigionamento di dosi è terminato: “Questa carenza è dovuta all’enormi richieste di tutte le aziende – ha spiegato Nicoletta Natalini, direttore sanitario Ausl – La Regione si è attivata per una ulteriore fornitura e ci ha informato che a metà novembre ci verrà consegnata una ulteriore quota di 10mila vaccini. Sempre la Regione si sta attivando per cercare altre quantità, anche con importazioni dall’estero, ma di questo non abbiamo ancora notizie certe”.
Nel frattempo, l’Ausl ha chiuso il portale per la registrazione riservata agli appartenenti alle categorie a rischio: “A metà novembre dovremo decidere se distribuire ai medici di medicina generale o riaprire le prenotazioni – ha aggiunto la Natalini – La differenza è che quelle che noi diamo ai medici sono riservate alle categorie per le quali è fortemente raccomandato – i malati cronici e gli over 65 – quelli dell’igiene pubblica sono per le categorie per le quali è consigliato, con un livello di priorità leggermente inferiore”.
A causa delle tante richieste, dunque, non di riuscirà a garantire la continuità della vaccinazione nonostante l’azienda abbia richiesto il 30% in più di dosi rispetto allo scorso anno, soglia massima richiedibile. “Voglio ricordare – ha detto la Natalini – che l’uso della mascherina, il lavaggio delle mani e il distanziamento sociale sono fattori assolutamente protettivi anche per l’influenza oltre che per il Covid. Agendo in questo modo, anche chi non riuscirà ad accedere alla vaccinazione sarà molto più protetto rispetto agli altri anni”.
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