REGGIO EMILIA – Gli interventi chirurgici che nelle scorse settimane erano stati programmati ancora per qualche giorno non subiranno rinvii. Ma il Covid pressa e a gennaio sarà tutto da ridefinire.
“Al netto di qualche piccola limatura – ha detto Giorgio Mazzi, direttore del presidio ospedaliero – ci stiamo impegnando per mantenere quella programmazione fino all’Epifania. Se dovessimo registrare un ulteriore incremento di impatto ospedaliero sulla richiesta di posti letto ospedalieri per pazienti Covid, in tutti i setting assistenziali, non posso escludere che qualche intervento possa essere fatto nel mese di gennaio”.
A oggi sono 127 i positivi a Reggio Emilia e Scandiano sui 139 letti totali destinati ai Covid. Dieci sono in terapia intensiva, soprattutto non vaccinati. Nei giorni scorsi due pazienti gravi sono stati trasferiti a Piacenza, uno a Modena. L’azienda ha destinato ai contagiati altri due posti di Rianimazione e venti di Medicina cardiovascolare. Non si esclude che anche l’ospedale di Guastalla possa ricominciare a ospitare i Covid.
E’ l’ambito internistico al momento a soffrire di più: “I reparti non Covid non sono reparti che fanno attività programmata, è chiaro che quando si presenta un paziente in pronto soccorso con una patologia no Covid ha una risposta sui posti letto condizionata negativamente dalla destinazione a Covid di una quota rilevante di posti letto”, ha aggiunto Mazzi.
“Devo dire la verità – ha ammesso Cristina Marchesi, direttrice generale Ausl – Nessuno si aspettava dei numeri così. Noi abbiamo una campagna vaccinale che assorbe molte risorse e risorse nuove non ne stiamo trovando”.
 La macchina delle vaccinazioni arriva a somministrare anche 4.800 dosi al giorno. A risentirne è però il tracciamento: ci si sta concentrando in particolare sulle scuole. La classi in quarantena sono 43 per un totale di 700 studenti; 180 quelle, dalle elementari alle superiori, in attesa di sapere gli esiti dei tamponi. Impossibile con i numeri di questi giorni – dice l’azienda – contattare telefonicamente tutte le persone positive, ma continua il servizio di sorveglianza attraverso gli sms.











