REGGIO EMILIA – “A volte durante queste eclissi di sole si riescono a fare delle misurazioni che hanno un valore scientifico, soprattutto per quello che riguarda la corona solare che è questa specie di atmosfera che avvolge il sole, si estende per diverse migliaia di Km ed è un ambiente ancora relativamente sconosciuto, non solo gli scienziati ma anche gli amatori, gli astrofili, possono con i loro strumenti prendere dati che siano anche significativi”.
Il suggerimento che ha dato al pubblico di Buongiorno Reggio l’astrofisico reggiano Federico Tosi, ricercatore dell’istituto nazionale di astrofosica, è quello di andare nel 2026, in Spagna dove sarà visibile la prossima eclissi totale di sole. Originario di Guastalla, docente di Fisica dei Pianeti del Sistema Solare all’Università Roma Tre, ha raccontato i progetti che sta seguendo a partire da Juno, missione a guida Nasa che sta studiando Giove e le sue Lune.
“Il monitoraggio frequente del satellite Io – ha spiegato Tosi – ha permesso di mappare i 266 centri vulcanici attivi che lo rendono il corpo vulcanicamente più attivo del sistema solare, è molto più attivo della Terra”.
Un anno fa è stata l’Europa a partire verso Giove, una delle missioni più importanti dell’Agenzia Spaziale Europea. Il professor Tosi è nel team di scienziati che il 14 aprile 2023 ha seguito il lancio della sonda Juice dalla Guyana francese per studiare dal 2031 i satelliti scoperti da Galileo Galilei, “per fare luce sull’esistenza di mondi abitabili, idonei a forme di di vita elementare: si sa che sotto la superficie di queste lune ci sono oceani di acqua liquida. Si vuole capire com’è la struttura e se questi mondi sono interessanti non soltanto dal punto di vista geofisico ma anche astrobiologico”.