REGGIO EMILIA – 400 milioni di euro: è la cifra che manca per chiudere in pareggio il bilancio 2023 della sanità in Emilia Romagna. Si tratta al momento di una previsione, anticipata dall’assessore regionale Raffaele Donini che ha lanciato l’allarme e ha già chiesto provvedimenti urgenti al Governo, perchè il rischio è quello di un commissariamento. Poi la richiesta alle aziende sanitarie a contenere la spese. Una situazione comune a tutte le regioni italiane: la stima è che a livello nazionale manchino 5 miliardi di euro. Per l’Ausl di Reggio Emilia, il dato del disavanzo ancora non c’è. Ma il bilancio previsionale del 2022 si era chiuso con un buco di 82 milioni di euro, sui 900 milioni dell’intera Emilia Romagna che la regione ha coperto con fondi propri.
Come si è arrivati a questa situazione? Prima di tutto gli ingenti costi sostenuti per il Covid e la campagna vaccinale, che sono in parte sono stati rimborsati. Poi l’aumento dei costi delle bollette: la maggioranza dei fondi in più destinati alla sanità dalla finanziaria servirà a malapena a coprire i rincari energetici. Quindi la crescita dei prezzi dei materiali e dei farmaci. Tutto questo in una fase in cui mancano i professionisti e la richiesta di prestazioni sanitarie sta crescendo in un modo che, la direttrice dell’Ausl Cristina Marchesi, ha definito abnorme.
In questo contesto è difficile lavorare ai progetti finanziati dai fondi del Pnrr: 55 milioni di euro che, tramite la regione, sono stati destinati al nostro territorio per, tra l’altro potenziare la rete delle case della salute e gli ospedali di comunità.
L’assessore regionale alla sanità: “Mancano 400 milioni di euro”. VIDEO
16 marzo 2023L’allarme di Raffaele Donini: “Servono interventi urgenti da parte del Governo per poter chiudere il bilancio 2023 in pareggio”. Tra le cause i mancati rimborsi delle spese per il Covid e i rincari energetici