REGGIO EMILIA – Ha rischiato di non poter salire l’aereo di rientro per Malpensa e di essere trattenuto in Israele per ulteriori accertamenti l’assessore del Comune, Daniele Marchi.
Il responsabile del Welfare, in Palestina per partecipare alla missione istituzionale del Comune con la sottoscrizione del patto di gemellaggio con la municipalità di Bejt Jala, è finito sotto la lente dello zelante servizio di sicurezza israeliano per la presenza nel bagaglio di un libro evidentemente poco gradito alle autorità locali. Un volume, “L’assedio della basilica della Natività”, scritto da padre Ibrahim Faltas e donato a Marchi dallo stesso frate francescano, che è custode di Terra Santa per il Vaticano, che fu amico di Arafat e che è da sempre sensibile alla causa palestinese.
“Sono stato trattenuto – racconta a Tg Reggio l’assessore – non per la presenza in valigia di lame o armi, ma di un libro. E’ stato spiacevole ed è anche emblematico di un clima di tensione e di polizia”. La delegazione reggiana era stata in visita poco prima di partire, a Gerusalemme, proprio nella residenza francescana diretta da Padre Ibrahim Faltas, più volte ospite nella nostra città nel recente passato: “Saluto Reggio Emilia e i suoi abitanti, fino al 2019 sono venuto lì ogni anno da monsignor Gianfranco Gazzotti, che ha aiutato molto le nostre parrocchie qui in Terra Santa”, le parole del religioso.
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